V DOMENICA DI QUARESIMA /A
GESÙ DISSE A MARTA: «IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA»
QUESTA domenica ci apre le prospettive della Risurrezione. Il profeta Ezechiele (I Lettura), a nome di Dio, parla agli esiliati di Babilonia, di ritorno e di speranza, come di una risurrezione. L'evangelista Giovanni con la risurrezione di Lazzaro prefigura la risurrezione di Gesù. Alla preghiera di Marta, Gesù risponde: «Tuo fratello risorgerà ». Essa però riafferma la sua fede nella risurrezione futura. E Gesù le dice: «Io sono la risurrezione e la vita». La risurrezione è una realtà possibile già ora nella fede.
Poi domanda alla donna: «Credi questo?». Si tratta di credere nel significato nuovo che assumono la morte e la vita dell'uomo quando si ha fede in Cristo. Di fronte al sepolcro dell'amico Lazzaro Gesù scoppia in lacrime, invoca il Padre, e grida: «Lazzaro, vieni fuori!». Lazzaro ritorna in vita. Questo miracolo è un segno che anticipa quello che Gesù farà quando sarà glorificato. Alcuni credono, altri si allontanano. Gesù sarà condannato a morte perché dà la vita. San Paolo apostolo (II Lettura) ci aiuti a vivere da risorti, a fare esperienza dello Spirito di Cristo.
Orlando Zambello, ssp
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