XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / C
Liturgia della Parola: Es 17,8-13; Sal 120,1-8; 2Tm 3,14 - 4,2; Lc 18,1-8#
SIGNORE, FA’ CHE LA CHIESA CRESCA NEL SERVIRE IL BENE
LA
preghiera punteggia l’esistenza del Cristo, in particolare i momenti
più decisivi della sua missione. Nella liturgia odierna, invece,
l’accento viene posto sull’atteggiamento del discepolo nella preghiera.
L’esercito d’Israele (I Lettura) combatte contro gli Amaleciti, sotto la
guida di Giosuè, mentre Mosè, l’orante per eccellenza, invoca l’aiuto
del Signore il quale risponde concedendo la vittoria. Paolo, scrivendo
al discepolo Timoteo (II Lettura), celebra la dimensione divina della
Parola. Su di essa si costruisce il cristiano maturo e completo. Il
racconto di Luca (Vangelo) riprende l’immagine dell’orante, ma sviluppa
altri due aspetti della preghiera: la perseveranza, cioè l’adesione
vitale e orante a Dio, e la certezza dell’ascolto. Radice e contesto
proprio della preghiera è la fiducia nel Padre. Ecco perché Gesù ci
incoraggia a non desistere dal chiedere, dal cercare, dal bussare perché
«chiunque chiede riceve, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto». Ciò
significa che il Signore vuole esaudirci, vuole rispondere alle nostre
attese. Ma conoscendo i nostri bisogni, vuole darci quelle cose che ci
rendono davvero felici.
Domenico Brandolino, ssp
1 commento:
Ciao Michele,
Il tuo blog comincia ad appassionarmi!
Volevo chiederti se mi potresti fornire un contatto mail per contattarti privatamente.
Aspetto una tua risposta,
Grazie in anticipo,
Virginia
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