domenica 2 agosto 2015

Il Giorno del Signore : XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

2 agosto 2015

Di fronte al miracolo della manna ricordato dalla folla, Gesù risponde che quello era il segno del pane che lui solo è in grado di dare.
Un pane intriso di mistero, che è Gesù stesso, che si dona nell’Eucaristia.

L’OPERA DI DIO È CREDERE IN COLUI CHE EGLI HA MANDATO

«Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati».

«Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati»
LE letture di oggi incontrano uno dei nostri bisogni più profondi: una vita sicura. Il popolo di Israele che grida contro Mosè e gli ascoltatori di Gesù, che chiedono in maniera impellente nuovi prodigi, sono immagine di coloro che hanno paura per un presente segnato dalla sofferenza e per un futuro che minaccia incertezza. Ad un primo sguardo le richieste sembrano eccessive.
Se però guardiamo in profondità, Israele stava morendo di fame nel deserto (I Lettura) e gli ascoltatori di Gesù, pur affascinati dal miracolo della moltiplicazione del pane, forse in cuor loro, stavano morendo dal desiderio di avere finalmente un capo degno di questo nome.
Gesù non dà risposte evasive: si offre in prima persona (Vangelo). Il Signore ci invita a nutrirci del suo Corpo, ad abbeverarci al suo Spirito, ad ascoltare la sua Parola. Il risultato sarà il rinnovamento della nostra vita (II Lettura), facendo riposare la nostra fiducia nella provvidenza di Dio. Il popolo in comunione con il Figlio di Dio potrà avere occhi per riconoscere le azioni potenti che il Signore ha compiuto nella propria vita (Salmo).

Fr. Gianfranco Tinello, ofmcap

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