domenica 26 luglio 2015

Il Giorno del Signore : XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

26 luglio 2015

Oggi il Vangelo, che per alcune domeniche ci proporrà la lettura del capitolo VI di Giovanni, presenta il “segno” della moltiplicazione dei pani come sfondo del “discorso sul pane di vita” che questo evangelista ci ha trasmesso.

AI DISCEPOLI: «RACCOGLIETE I PEZZI AVANZATI...»

«C’è un ragazzo che ha cinque pani e due pesci; ma cos’è ciò per tanta gente?...».

«C’è un ragazzo che ha cinque pani e due pesci; ma cos’è ciò per tanta gente?...».
IL profeta Eliseo moltiplica venti pani, che fa distribuire a cento persone, poiché il Signore dice: «Ne mangeranno e ne faranno avanzare». Questa sovrabbondanza di cibo dimostra che solo la generosità illimitata del Signore può moltiplicare il pane. Allora non ci si deve prostrare davanti ad altri dèi che nulla possono per gli uomini (I Lettura). Nel Vangelo Gesù spezza il pane e moltiplica i pesci per nutrire la grande folla affamata che lo cerca presso il lago di Tiberiade. Ma se la gente segue Gesù «perché vedeva i segni che compiva sugli infermi», il racconto dell’evangelista Giovanni guarda già all’istituzione della Cena eucaristica. Infatti la cornice temporale del miracolo evoca la Pasqua vicina, e i gesti di Gesù sono modellati su quelli dell’ultima Cena: «prese i pani, rese grazie, li distribuì». Il miracolo dei pani, che sazia la fame fisica della folla, è segno di un’altra fame che va nutrita con il pane eucaristico. Grazie a questo pane di vita, (II Lettura) noi possiamo perseverare nell’umiltà, nella mansuetudine e nell’accettazione reciproca, cercando di restare uniti nel vincolo della pace, come suggerisce Paolo agli Efesini.

Sergio Gaspari, smm

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