sabato 9 maggio 2015

Il Giorno del Signore : >VI DOMENICA DI PASQUA / B

10 maggio 2015

Gesù ci parla più volte dell’amore di Dio. Un amore che deve essere testimoniato da noi cristiani sempre e verso tutti, come prezioso frutto del Vangelo. Solo l’amore può convincere il mondo a non chiudere le porte a Cristo, per non diventare un deserto

«QUESTO VI COMANDO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI»

Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi».

Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi».
L’AMORE verso Dio e verso il prossimo è il leitmotiv della liturgia della Parola di questa domenica del tempo pasquale. Nel Vangelo, l’apostolo Giovanni annuncia che i battezzati in Cristo non sono più servi, ma amici di Dio. Il tratto distintivo dei discepoli del Maestro è quindi la familiarità, la vera e propria amicizia con Dio. Un’amicizia fondata non sul timore, ma sull’amore. È l’amore, infatti, che vivifica l’amicizia ed elimina ogni barriera, tanto da avvicinare la creatura al suo Creatore. È ancora l’apostolo Giovanni nella Seconda Lettura a sottolineare l’infinito amore di Dio nei confronti dell’umanità, che ferita dal peccato, ha sperimentato la salvezza operata da Cristo. Una redenzione gratuita compiuta dal Salvatore nel segno del suo amore. Gli Atti degli Apostoli (Prima Lettura) narrano l’episodio del centurione Cornelio che si inginocchia davanti a Pietro. In lui è simboleggiato ogni uomo, senza distinzione di razza, popolo o nazione chiamato all’amicizia con Dio e alla salvezza. Nicola Gori

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