sabato 28 marzo 2015

Il Giorno del Signore : DOMENICA DELLE PALME 2015

29 marzo 2015

L’entusiasmo della gente verso Gesù che entra in Gerusalemme si trasforma nell’inatteso grido: «Crocifiggilo!». Nel brano evangelico che introduce la processione delle Palme e in quello del racconto della Passione si staglia la Croce, culmine del Vangelo di Marco

BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE

La folla gridava: «Osanna!… Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!».

La folla gridava: «Osanna!… Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!».
LA Liturgia della Parola di questa domenica delle Palme è oltremodo ricca: unisce alla commemorazione dell’ingresso messianico di Gesù in Gerusalemme, il memoriale della sua Pasqua che è mistero di morte, sepoltura e risurrezione. Concentrando la nostra attenzione su un aspetto, quello della croce, la Liturgia ci invita a guardare il brillante prezioso che è Cristo da una angolazione precisa, senza però dimenticare tutta la luce che questo diamante ci dà. Non stiamo semplicemente ricordando quello che Cristo ha vissuto, ma celebrando la sua donazione totale che unisce alla croce la potenza della risurrezione. Isaia (I Lettura) con il canto del “Servo sofferente” ci mostra la profezia che si realizza in Gesù. San Paolo (II Lettura) ci offe un antico inno che, sottolineando la spogliazione di Cristo fino alla morte, ci mostra la croce come suo trono: da lì egli riceve un nome al di sopra di ogni altro nome. Il lungo Vangelo si sofferma su ogni dettaglio della passione per condurci al suo vertice: l’affermazione del centurione: «Veramente quest’uomo era figlio di Dio». Oggi, anche noi siamo invitati a riconoscere sulla croce la divinità di Gesù.

Elide Siviero

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