sabato 21 marzo 2015

Il Giorno del Signore : V DOMENICA DI QUARESIMA / B

22 marzo 2015

Oggi siamo invitati a meditare sulla passione di Cristo e sul grande amore che ha spinto il Figlio di Dio a dare la sua vita per noi. Ci ricorda anche che l’Eucaristia è impegno a tradurre nella vita la comunione al suo corpo immolato e al suo sangue versato. - Ci prepariamo al 24 marzo, Giornata di preghiera e di digiuno per i missionari martiri.

SE IL CHICCO DI GRANO MUORE PRODUCE MOLTO FRUTTO

Gesù ai greci: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato… Per questo sono giunto a quest’ora».

Gesù ai greci: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato… Per questo sono giunto a quest’ora».
CELEBRANDO ogni Domenica il mistero pasquale rischiamo di abituarci ad esso e di non coglierne l’importanza per la nostra vita. La liturgia, pur celebrando sempre e solo Cristo morto e risorto, ci offre ogni domenica un colore nuovo di questo mistero. Oggi splende quello della gloria della croce. L’alleanza vagheggiata dal profeta (I Lettura), un’alleanza di perdono per ogni uomo, si realizza nella passione di Cristo, il chicco di grano che muore per produrre il frutto del perdono. La sua croce sembra un fallimento, invece realizza per tutti la nuova ed eterna alleanza di salvezza (Vangelo). Il Padre conferma che solo questa è la gloria che egli dona e chiede: «L’ho glorificato e lo glorificherò…», dichiara al mondo la voce dal cielo, proprio quando il Figlio annuncia l’imminenza della sua passione. Essere dov’è il nostro Signore vuol dire seguirlo sulla via della croce, ma con la certezza della gloria della Risurrezione. Vuol dire, come lui, imparare l’obbedienza da quello che soffriamo (II Lettura) per vincere con lui l’avversario della vera vita, Satana, il principe di questo mondo.
Elide Siviero

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