Il Giorno del Signore : XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / A
Domenica 3 agosto 2014
Il miracolo della moltiplicazione dei
pani raffigura il sacramento dell’Eucaristia come cibo del nuovo popolo
di Dio e preannunzia il banchetto definitivo del regno, già inaugurato
da Gesù di Nazaret
«CHI CI SEPARERÀ DALL’AMORE DI CRISTO?»
SAN
Paolo, scrivendo ai cristiani di Roma, esulta di gioia per l’amore
misericordioso di Gesù Cristo, dal quale nessuno può separarci (II
Lettura), perché egli è fedele e vicino a quanti lo invocano e lo
cercano con cuore sincero (Salmo responsoriale). È quanto si realizza
nell’episodio evangelico odierno, in cui si compie la profezia di Isaia:
quanti ascoltano il Signore ricevono da lui nutrimento sostanzioso e
abbondante (I Lettura). E, infatti, le folle hanno seguito Gesù tutto il
giorno per ascoltare la sua Parola e per essere guarite dalle loro
malattie. Profondamente commosso, Gesù sazia la fame di ognuno con il
poco che era a disposizione, cinque pani e due pesci (Vangelo). Fu una
moltiplicazione, ma anche una condivisione e l’evangelista vuol
significare che «nulla manca a coloro che temono il Signore» (Sal
34,10). Il vero miracolo non sta nella sazietà fisica, nella quantità di
cibo mangiato, ma nella presa di coscienza che la pienezza della vita
consiste nell’essere alla presenza del Signore, nel confidare nella sua
Provvidenza, nell’essere certi che nulla può separarci dall’amore di Dio
in Cristo Gesù.
«Gesù prese i cinque pani e i due pesci, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli alla folla».
Tiberio Cantaboni
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