sabato 2 agosto 2014

Il Giorno del Signore : XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / A

Domenica 3 agosto 2014

Il miracolo della moltiplicazione dei pani raffigura il sacramento dell’Eucaristia come cibo del nuovo popolo di Dio e preannunzia il banchetto definitivo del regno, già inaugurato da Gesù di Nazaret

«CHI CI SEPARERÀ DALL’AMORE DI CRISTO?»

«Gesù prese i cinque pani e i due pesci, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli alla folla».SAN Paolo, scrivendo ai cristiani di Roma, esulta di gioia per l’amore misericordioso di Gesù Cristo, dal quale nessuno può separarci (II Lettura), perché egli è fedele e vicino a quanti lo invocano e lo cercano con cuore sincero (Salmo responsoriale). È quanto si realizza nell’episodio evangelico odierno, in cui si compie la profezia di Isaia: quanti ascoltano il Signore ricevono da lui nutrimento sostanzioso e abbondante (I Lettura). E, infatti, le folle hanno seguito Gesù tutto il giorno per ascoltare la sua Parola e per essere guarite dalle loro malattie. Profondamente commosso, Gesù sazia la fame di ognuno con il poco che era a disposizione, cinque pani e due pesci (Vangelo). Fu una moltiplicazione, ma anche una condivisione e l’evangelista vuol significare che «nulla manca a coloro che temono il Signore» (Sal 34,10). Il vero miracolo non sta nella sazietà fisica, nella quantità di cibo mangiato, ma nella presa di coscienza che la pienezza della vita consiste nell’essere alla presenza del Signore, nel confidare nella sua Provvidenza, nell’essere certi che nulla può separarci dall’amore di Dio in Cristo Gesù.

«Gesù prese i cinque pani e i due pesci, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli alla folla».

Tiberio Cantaboni

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