Il Giorno del Signore : XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 20 luglio 2014
Con la parabola del grano e della
zizzania vediamo da vicino il comportamento di Gesù nei confronti dei
peccatori. Viene presentata una Chiesa che, lungi dall’essere una
comunità perfetta, isolata dai peccatori, deve saper vivere nel presente
confidando nella riuscita del progetto di Dio.
«SIGNORE, SPIEGACI LA PARABOLA DELLA ZIZZANIA»
NOI
non sappiamo pregare, afferma Paolo (II Lettura), ma lo Spirito viene
in aiuto alla nostra debolezza, manifestando la mitezza di Dio, che
conosce la nostra povertà e mostra verso di noi la sua indulgenza (I
Lettura). Anche le due parabole raccontate da Gesù (Vangelo)
testimoniano questo atteggiamento del Padre. Gesù racconta la parabola
del grano buono, ma i discepoli lo interrogano: «Spiegaci la parabola
della zizzania…». Vedono la zizzania e dimenticano il grano. Spesso è
così il nostro sguardo: il male occupa tutto il campo visivo,
impedendoci di scorgere il bene che pure c’è; anzi, Gesù è certo che è
più forte e alla fine prevarrà sul male. E chi di noi sa intuire nel
piccolo granello di senape il più grande degli ortaggi, o conosce il
segreto del poco lievito, capace di lievitare tutta la farina? Questo è
lo sguardo di Dio, che discerne nelle piccole realtà la bellezza e la
forza che ne sprigionano. Dio vede già i frutti abbondanti che persino
la nostra debolezza potrà portare, se sarà docile all’azione del suo
Spirito.
«Signore, da dove viene la zizzania?». Rispose: «Un nemico ha fatto questo!». I servi: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?».
Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità di Dumenza
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