«BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE»
LA
 domenica delle Palme e della Passione del Signore ci introduce nei 
giorni in cui i patimenti di Cristo raggiungono il loro culmine. 
Partecipiamo con fede agli ultimi eventi della sua vita terrena, che 
mettono in evidenza il suo sconfinato amore per noi. Il profeta Isaia (I
 Lettura), attraverso il canto del Servo sofferente, ci permette di 
condividere i sentimenti di Cristo che affronta la sua passione: 
sofferenze, solitudine e angoscia. Ma anche coraggio, fiducia e certezza
 nel trionfo finale. Il discepolo, sull’esempio del Maestro, ripercorre 
oggi la via della croce. L’inno alla gloria di Cristo, che l’apostolo 
Paolo inserisce nella sua Lettera ai Filippesi (II Lettura), è una delle
 prime testimonianze della fede della Chiesa nel Signore morto e 
risorto. Presenta in sintesi l’umiliazione estrema e l’esaltazione 
trionfale del Redentore, risposta del Padre al consenso dato da Gesù al 
suo disegno di amore. Il racconto della Passione (Vangelo) parla da sé. 
Dobbiamo semplicemente ascoltarlo. Si tratta di un messaggio universale 
che spiega il dramma della passione: amore verso il Padre e amore verso 
gli uomini per i quali Gesù affronta terribili sofferenze. Gesù Cristo entra in Gerusalemme. È il momento del trionfo, ma anche dell’inizio della sua passione e morte
Domenico Brandolino, ssp
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