sabato 15 marzo 2014

Il Giorno del Signore : II DOMENICA DI QUARESIMA

Avanzando nel tempo di Quaresima, siamo più attenti all’invito di Dio: bisogna lasciare le nostre sicurezze come Abramo e gli apostoli; dobbiamo spogliarci delle cose superflue per riscoprire il vero volto di Cristo.

DAL MISTERO DELLA CROCE ALLA GLORIA DEL FIGLIO DI DIO

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte e fu trasfigurato davanti a loro.FA riflettere il Vangelo di Marco nella liturgia odierna, dove si narra della Trasfigurazione di Cristo. Perché questo anticipo della manifestazione della gloria del Figlio di Dio? I discepoli da lì a poco sarebbero stati sconvolti dallo scandalo della croce, dalla Passione e dalla morte del loro Maestro. Ecco che allora Dio interviene e offre loro un anticipo della sua gloria. Egli fissa nelle loro menti quel momento di splendore per esorcizzare la paura e la disperazione nell’apparente sconfitta della morte in Croce. Nei momenti di dolore e di difficoltà dovranno ricordarsi di quello spiraglio di gloria e fondare su di esso la loro fortezza di fronte alle prove della vita. Nessun nemico sulla terra potrà togliere quel destino di felicità. La sofferenza e la morte non avranno l’ultima parola. È per questo che Cristo si è trasfigurato. È per farci vivere di fede come Abramo (I Lettura) che parte senza indugio confidando nella parola del Signore. È per abbandonarci pienamente alla grazia, come invita l’apostolo Paolo (II Lettura), perché un giorno anche i nostri corpi saranno trasformati come quello di Cristo.

Nicola Gori

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte e fu trasfigurato davanti a loro.

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