sabato 15 febbraio 2014

Il Giorno del Signore : VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / A

Gesù guida a una lettura e a una pratica dei comandamenti conformi alla volontà di Dio: «Avete inteso che fu detto… ma io vi dico». La morale evangelica scaturisce da un cuore che si converte di continuo al Signore.

«COSÌ FU DETTO AGLI ANTICHI, MA IO VI DICO…»

«Non credete che sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti: non sono venuto ad abolire, ma a dare compimento».LO Spirito – scrive Paolo (II Lettura) – conosce le profondità di Dio e ce le rivela, consentendoci di contemplare qualche barlume della sua Sapienza e di lasciarci guidare dai suoi criteri. Ecco la condizione per giungere alla vita, poiché (I Lettura) davanti a noi Dio ha posto la via della vita e della morte. La nostra libertà è chiamata a scegliere: deve farlo con sapienza, perché «a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà». Nello Spirito Dio ci dona la sua stessa sapienza per consentirci di scegliere la vita e non la morte. Questo è il senso della ‘giustizia superiore’ che Gesù annuncia (Vangelo), portando a compimento la Legge e i Profeti. Gesù compie la Parola di Dio anzitutto perché ci mostra dove sia la radice di ogni comandamento. La radice è nel nostro cuore: il bene e il male, prima che la sfera delle azioni, riguardano quella delle intenzioni. Poi Gesù compie la Legge perché ci ricorda il giusto criterio per interpretarla: l’amore. Tutta la Legge si unifica attorno al duplice precetto dell’amore per Dio e per il prossimo.

Fr Luca Fallica, Comunità Santissima Trinità a Dumenza

«Non credete che sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti: non sono venuto ad abolire, ma a dare compimento».

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