sabato 5 ottobre 2013

Il Giorno del Signore : 06 ottobre 2013 XXVII Settimana del tempo ordinario


06 ottobre 2013

XXVII Settimana del tempo ordinario

Liturgia della Parola: Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94,1-2.6-9; 2 Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10]

GLI APOSTOLI AL SIGNORE: «ACCRESCI IN NOI LA FEDE!»

Gesù dice al paralitico: «Àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». Quello si alzò e prese la sua barella e se ne andò.«FINO a quando, Signore?» è il grido del profeta (I Lettura). «Fino a quando?» verrebbe da ripetere anche a noi. Abbiamo alzato le nostre mani verso il cielo, ma ci sembra che Dio «resti spettatore inerte». Nulla mette alla prova la nostra fede quanto il silenzio di Dio. È lo scandalo della fede. Credere è dar credito all’amore di Dio per noi, anche quando non si riesce a capire. «Signore, aumenta la nostra fede!» è la preghiera dei discepoli e Gesù ancora una volta li coglie di sorpresa con la sua risposta (Vangelo). Di fede ne basta «quanto un granello di senape». La parabola del servo è un’illustrazione della fede semplice e umile. L’uomo scopre di essere semplicemente un servo con un servizio da compiere. La fede consiste nel realizzarlo, confidando che sia un seme che germoglia, anche se non sappiamo come e quando. E qui sta il pericolo per la fede. Il fare ciò che ci dà soddisfazione. Può spingerci a fare la conta dei nostri meriti. «Dite: siamo servi inutili. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare». Questa è la fede che trasforma il mondo (II Lettura). Quella di chi agisce, in obbedienza a Dio, senza farsi pubblicità. La fede di chi agisce per amore.
Filippo Rappa ssp

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