NATALE DEL SIGNORE
Liturgia della Parola:
(Vespertina nella Vigilia) Is 62,1-5; Sal 88/89,4-5.27.29; At 3,16-17.22-25; Mt 1,1-25.
(Notte) Is 9-16; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14.
(Aurora) Is 62,11-12; Sal Sal 96/97,1.6.11-12; Tt 3,4-7; Lc 2,15-20.
(Giorno) Is 52,7-10; Sal 97/98,1-6; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18.
«TUTTA LA TERRA HA VEDUTO
LA SALVEZZA DEL SIGNORE»
IL popolo d'Israele è in esilio a Babilonia da oltre quarant'anni. Il
profeta (I Lettura ), richiamandosi all'opera di Isaia, annuncia la liberazione
e il ritorno in patria degli esiliati. Quale gioia per un popolo
che si riteneva abbandonato da Dio! Nella storia di Israele – ci dicel'autore della Lettera agli Ebrei (II Lettura) – Dio ha parlato agli uomini tramite i profeti. Oggi, finalmente, ci parla attraverso il suo Figlio unigenito che prende umana carne, si fa vedere e capire. Il Natale ci rivela la tenerezza del nostro Dio che, nascendo a Betlemme, si fa vicino a ogni uomo.
Domenico Brandolino, ssp
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