sabato 22 dicembre 2012

Il Giorno del Signore : IV DOMENICA DI AVVENTO / C

 IV DOMENICA DI AVVENTO / C
Liturgia della Parola: Mi 5,1-4a; Sal 79,2-3.15-16.18-19; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45

PERCHÉ LA MADRE DEL MIO SIGNORE VIENE DA ME?

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!».L'Aattesa del Natale si fa immediata. Tre grandi guide ci preparano ad accogliere il Salvatore: il profeta Isaia, Giovanni Battista, e oggi, Maria di Nazaret. La Parola di Dio ci parla del Messia che è grande e potente, «le sue origini sono dall'antichità», «pascerà con la forza del Signore, con la maestà del suo nome»; il nome del Signore si estenderà fino ai confini della terra e la sua pace sarà grande (I Lettura).
Il Dio grande e potente si renderà presente nella piccola Betlemme, nella piccola Maria, perché il Signore sceglie la strada della piccolezza, dell'umiltà, del servizio. È lo stile di Dio. Il Figlio di Dio, venendo nel mondo è l'uomo del grande "Eccomi". Dopo i sacrifici antichi, Gesù offre il suo corpo e la sua vita, dando inizio alla nuova ed eterna alleanza, «Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà» (II Lettura).
Accanto all'eccomi di Cristo, l'eccomi di Maria. Arca della nuova alleanza, accoglie Cristo, e lo porta nella casa di Elisabetta per celebrare con lei le opere dell'Altissimo. «Beata te che hai creduto», la grandezza di Maria è credere che a Dio tutto è possibile. Beata te che hai creduto, Maria! Beato ciascuno di noi che vive di fede, nel mondo di oggi.

Filippo Rappa, ssp

Nessun commento: