venerdì 6 gennaio 2012

EPIFANIA DEL SIGNORE


Liturgia della Parola: Is 60,1-6; Sal 71,1-2.7-8.10-13; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12


CON I MAGI RINNOVIAMO
IL NOSTRO CAMMINO DI FEDE

I Magi videro il bambino con Maria sua Madre, si prostrarono e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.I MAGI, giunti da oriente a Betlemme per rendere omaggio a Gesù, sono il simbolo dell'apertura alla fede di tutte le genti che vengono attratte dallo splendore della verità. La fede e le speranze dei Giudei, ritornati dall'esilio (I Lettura), hanno bisogno di essere sostenute.

Risuona, allora, la voce profetica che parla della Gerusalemme futura. La città santa, simbolo della presenza del Signore, sarà rivestita di luce e diventerà un faro per i popoli della terra e per gli ebrei dispersi.

Nel brano della lettera agli Efesini (II Lettura) san Paolo evidenzia uno dei dati essenziali del "mistero" che egli ha avuto la missione di annunciare: Dio ama tutti i popoli e tutti sono redenti dal sangue prezioso del suo Figlio.

L'evangelista Matteo ci dice che i Magi, giunti a Betlemme, «videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono». Nel loro cammino, orientato dalla stella, viene presentato l'itinerario della nostra fede. Occorre uscire da noi stessi, dai nostri angusti progetti, per poter incontrare Cristo che rimette in discussione le nostre vedute troppo personali. Solo allora lo potremo annunciare a tutti nella verità.

Domenico Brandolino, ssp

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