mercoledì 7 maggio 2008

33 anni fa la caduta degli USA in Vietnam



La caduta di Saigón: la sconfitta degli USA che sconvolse il mondo

SUSANA UGARTE SOLER

PL - I vietnamiti hanno festeggiato pochi giorni fa, in tutto il paese, quella vittoria militare di 33 anni fa che sconvolse il mondo, quando liberarono Saigon dopo aver sconfitto le truppe del Pentagono che appoggiavano il governo marionetta del sud.

La liberazione del sud, divenuto pseudo repubblica e la sconfitta dei francesi occupanti dal 1945 al 1954, avvenuta precedentemente, permisero la riunificazione dell’attuale Repubblica Socialista del Vietnam, una lunga striscia nell’est della penisola indocinese, popolata da circa 85 milioni d’abitanti.

Il Vietnam di oggi si fa notare sempre più nell’arena mondiale per il suo coraggio, la volontà d’avanzare a passi indipendenti e il suo impegno, che lo ha costretto a difendersi per circa 30 anni da invasori stranieri.

Oggi il Vietnam lotta per il progresso e il benessere.

Tam Hoang Kiem, un commerciante della vecchia Hanoi, ha segnalato che la guerra contro gli USA e quelle che la precedettero sono state importanti, ma che ora il popolo vuole lottare con il lavoro, per vivere e con prosperità.

Il benessere conquistato si vede in questa città che somiglia a un formicaio in festa, una scena che si può notare nelle trasmissioni delle celebrazioni in tutto il paese.

Il ricordo del 30 aprile del 1975 è indimenticabile, dice un ex combattente per la riunificazione, spiegando come vinsero la guerra contro l’esercito più poderoso del mondo.

“La sconfitta fece cadere anche l’amministrazione di Lyndon B. Johnson e generò la detta “Síndrome del Vietnam”, il segno della confitta nella società nordamericana”, ricorda l’ex militare di 80 anni.

“La nostra vittoria ha sconvolto il mondo”, ricorda molto soddisfatto.

Commentando quel trionfo, il generale Vo Nguyen Giap, stratega storico della lotta per l’indipendenza nazionale disse: “Loro (il governo degli USA) sapevano poco del Vietnam e del suo popolo, che preferiva morire prima d’essere schiavizzato. Non conoscevano i limiti del potere e non importa quanto uno sia poderoso... esistono certi limiti, ma loro non lo capirono”, aveva detto l’Eroe del Vietnam alla stampa degli Stati Uniti, dopo un incontro, nel 1995, con l’ex segretario alla difesa degli USA, Robert McNamara, che successivamente dichiarò che gli USA dovevano apprendere dalle lezioni ricevute nel XX secolo e che il Vietnam fu una di quelle dure lezioni. (Traduzione Granma Int. )

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