giovedì 10 gennaio 2008

Nella terra di S.Francesco (3°giorno 1°parte)




27 Luglio 2006 Mercoledì

Anche stamani mi sono alzato presto, dopo una notte dove ho dormito poco, il caldo e l’umidità sono opprimenti, e proprio le prime ore del mattino sono quelle migliori.Dopo aver fatto colazione, mi sono recato sulla splendida terrazza,davanti all’ingresso del convento, una bellissima terrazza sulla città sottostante, Foligno. A quest’ora è ancora immersa da un po’ di nebbiolina. Si notano i vari edifici più importanti, il duomo, la torre da dove a causa del terremoto cadde la parte terminale. In questo periodo Foligno è ancora un cantiere aperto, per riparare le ferite del tremendo ultimo terremoto.

Il programma che mi sono posto oggi è quello di visitare i dintorni di Assisi, possibilmente senza stancarmi troppo come ieri. Sali to in auto, raggiungo in pochi minuti il Santuario di Rivotorto, un luogo di pace e tranquillità, dove alle 7 partecipo alle Lodi ed alla Santa Messa.

La chiesa di Santa Maria di Rivotorto, nota come il "Santuario di Rivotorto", sorge presso l'omonimo abitato pochi chilometri a sud del paese di Santa Maria degli Angeli.

L'edificio, oggi affidato alle cure dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, nasce con lo scopo di preservare le strutture del Sacro Tugurio, ovvero il luogo dove San Francesco riunì i suoi seguaci prima di ottenere dall'Ordine dei monaci Benedettini il possesso della Porziuncola. La costruzione attuale di stile neo gotico, eretta a seguito del terremoto del 1854 d.C., che distrusse la chiesa del XVI secolo, si compone di tre navate alle quali si accede da altrettanti portali. La facciata è decorata con la rappresentazione del miracolo che la storia vuole sia accaduto in questi luoghi: San Francesco, infatti, sarebbe apparso su un carro di fuoco che volava sopra Rivotorto quando nella realtà risulta che egli fosse ad Assisi in attesa di ricevere udienza dal Vescovo Guido II.
L'interno, oltre dalla suggestiva vista del Tugurio, è impreziosito da dodici tele del'600, dipinte da Cesare Permei, che raffigurano alcuni episodi della vita di San Francesco durante il periodo trascorso a Rivotorto.

Dopo la visita del santuario e del Sacro Tugurio, che veramente da l’impressione di come vivevano i primi frati Francescani, proseguo per la visita all’Eremo Delle Carceri.

L ‘Eremo delle Carceri si trova a quattro chilometri dalla Porta Cappuccini, salendo lungo la strada che porta al monte Subasio. Si tratta di un luogo solitario tra i boschi di lecci e di querce, a 790 metri sul livello del mare, dove Francesco e i suoi compagni salirono spesso a pregare e a meditare.

Gli edifici del convento sono arroccati sopra il Fosso delle Carceri.

Si racconta che... San Francesco fece prosciugare il fosso sotto il muretto del convento perché, con lo scroscio dell'acqua, disturbava i frati raccolti in preghiera. Da un piccolo chiostro con due pozzi si accede al refettorio, alle celle dei frati, alla Chiesetta di San Bemardino e alla grotta di San Francesco con il giaciglio di roccia su cui il Santo dormiva e dove pregava.

Un sentiero conduce attraverso il folto bosco dove si trovano le grotte dei primi seguaci del Santo di Assisi. Sembra che proprio in tale luogo... si trovi il leccio dove erano soliti posarsi gli uccelli per ascoltare le parole del Santo.

E’ questo un luogo, in cui mi trattengo un po’ di più, anche perché qui si respira e fa un po’ fresco. In questo luogo, a differenza di altri, colpisce il silenzio che si trova, le persone che lo frequentano, sono molto compassate, a differenza di quello che ho trovato ad Assisi. Cammino un po’ nel bosco, all’interno del convento dove si trovano diversi luoghi dove poter restare in meditazione, certo che Francesco sceglieva i luoghi più belli e vicini a Dio per le sue preghiere

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