lunedì 15 agosto 2016

Il Giorno del Signore : XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 2016

14 agosto 2016

Di fronte a Gesù tutti noi siamo chiamati a prendere una decisione. Il “battesimo” cui allude Gesù è la sua morte e il “fuoco” che egli porta è la sua Parola e il suo Spirito. Siamo chiamati a morire a noi stessi per vivere della Parola di Gesù.

SAPPIAMO DISCERNERE I SEGNI DEI TEMPI

Gesù con alcuni discepoli
TENERE fisso lo sguardo su Gesù, come ci invita a fare la seconda lettura, significa anche, per quanto possibile, condividere il suo sentire. Luca, nel vangelo, apre uno squarcio nel vissuto interiore del Signore, mostrando come in esso si intreccino da una parte il desiderio per un fuoco da gettare sulla terra, dall’altra l’angoscia per un battesimo da ricevere. I due aspetti non sono separabili, poiché il fuoco al quale allude Gesù è lo Spirito, il cui dono passa attraverso il suo battesimo nella morte per effondere lo Spirito della vita. Anche in questo senso Gesù è venuto a portare non la pace, ma la divisione.
O meglio: la pace che egli dona non va confusa con un quietismo a buon mercato, nel quale si evitano conflitti perché non si prende mai posizione su nulla. Chi ama la pace è disposto a perdere la propria pace per assumere decisioni coraggiose, dire parole vere, compiere gesti profetici. Tutto ciò suscita spesso il rifiuto degli uomini, come accade a Geremia nella prima lettura. La divisione che Gesù porta attraversa anzitutto il nostro cuore, per renderlo coerente con l’evangelo. Soltanto così il fuoco dello Spirito potrà infiammare di vita nuova la terra.


Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità a Dumenza

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