sabato 12 marzo 2016

Il Giorno del Signore : V DOMENICA DI QUARESIMA 2016

13 marzo 2016

Nel cammino verso la Pasqua la Liturgia della Parola ci presenta l’incontro di Gesù con la donna adultera. Egli tende la mano alla donna umiliata e disprezzata a motivo del peccato e le dà la possibilità di rinascere a vita nuova.

GESÙ ALLA DONNA: «VA’ E D’ORA IN POI NON PECCARE PIÙ»

commento

UNA lettura continua di tutta la Bibbia ci guida nel percorso della storia della salvezza, che procede dall’imperfezione verso la perfezione come allo sviluppo di un corpo. Ogni passaggio è necessario e inevitabile, in continuo superamento, fino a raggiungere la sua perfezione. Su questa linea Isaia paragona i memorabili interventi di Dio, risalenti al tempo dell’Esodo, con i futuri interventi che avrebbero accompagnato il popolo nel suo ritorno dalla deportazione in Babilonia. Il superamento sarebbe stato tale da far dimenticare le cose passate (I Lettura).
Gesù si colloca al termine dello sviluppo, quando l’umanità raggiunge in lui la sua perfezione, facendola passare dallo stato “riconosciuto” di peccato a quello della grazia. Davanti alla donna adultera, i suoi accusatori si ritirano dalla scena. La peccatrice viene risanata con una formula che si estende anche al futuro: «D’ora in poi non peccare più» (Vangelo). Paolo si serve del linguaggio sportivo per indicare il suo impegno per il Vangelo. La sua vita è una corsa verso la mèta, al premio che è Cristo (II Lettura).

Tarcisio Stramare, osj

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