sabato 27 febbraio 2016

Il Giorno del Signore : III DOMENICA DI QUARESIMA 2016

28 febbraio 2016

Ogni domenica è una occasione preziosa per una lettura cristiana della Bibbia. Perché non giudicare gli avvenimenti della vita quotidiana – disastri, terremoti, crisi –, alla luce della Parola di Dio? Chiediamo a Dio la sapienza del cuore e così daremo vigore ai segni concreti della nostra conversione in questo tempo di Quaresima.

«CONVERTITEVI: IL REGNO DEI CIELI È VICINO»

commento

IL Mistero Pasquale che celebriamo in ogni Liturgia ci spinge alla conversione. Come nell’Esodo Dio si rivelò a Mosè per liberare dall’Egitto il suo popolo (I Lettura), così Gesù si manifesta mostrando la necessità della conversione, segno della liberazione dalla schiavitù del peccato. Infatti, nel Vangelo di oggi, il Signore prende spunto da due fatti di cronaca per parlare dell’urgenza di questa conversione. Le disgrazie che vediamo attorno a noi non sono segno del castigo di Dio, opinione comune anche oggi. I colpiti non sono più peccatori di altri, dice Gesù. Al contrario, ognuno diventa segno per l’altro della fragilità della vita, della sua pochezza se non è vissuta nella fede.
Anche Paolo (II Lettura), servendosi dei fatti dell’Esodo, ammonisce i Corinzi di non sentirsi al sicuro perché sono cristiani. Per la salvezza non basta l’azione di Dio: è necessaria la nostra parte. Gesù poi aggiunge la parabola del fico sterile al quale viene data una seconda possibilità: egli non ha fretta di sradicare una pianta improduttiva. Anche nelle piante senza frutti, con la conversione, la grazia può produrre vita nuova a primavera.

Elide Siviero

Nessun commento: