sabato 28 novembre 2015

Il Giorno Del Signore : I DOMENICA DI AVVENTO / C

29 novembre 2015

Iniziamo oggi il tempo di Avvento, andando incontro a Cristo che viene. Tutte le cose passano, ma solo Cristo resta. Beati noi se vivremo questi giorni all’insegna della vigilanza e della preghiera, con il cuore pieno di speranza, aperto ai fratelli.

SIGNORE APRI I NOSTRI CUORI ALLA SPERANZA

«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare».


«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare».

L’AVVENTO, questo primo tempo dell’anno liturgico, inizia oggi con un grande invito alla vigilanza: «Vegliate in ogni momento» (Vangelo). Occorre farlo per sfuggire a ciò che sta per accadere e comparire davanti al Figlio dell’uomo. Più che ‘comparire’, bisogna ‘stare’, ‘rimanere’ davanti al Signore. Vivere cioè il tempo, persino i suoi eventi più drammatici, non cercando di fuggire chissà dove, nel vano tentativo di sottrarsi a essi, ma davanti al Signore, in relazione con lui, assumendo i criteri di discernimento che lui ci offre, in quella forza e speranza che solo lui può donarci. Il tempo che passa, allora, assumerà un volto diverso, non quello della minaccia, ma quello della promessa, come ci ricorda il profeta Geremia (I Lettura): «Verranno giorni nei quali realizzerò le promesse di bene che ho fatto». Con questa fede possiamo assumere l’altro atteggiamento che ci viene richiesto per vivere bene il tempo, come ci ricorda l’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Tessalonica, nella II Lettura: crescere e sovrabbondare nell’amore. Infatti, in tutto ciò che passa, è l’amore a rimanere.

Fr Luca Fallica, Comunità SS. Trinità, Dumenza

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