sabato 27 giugno 2015

Il Giorno del Signore : XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

28 giugno 2015

Gesù è “la risurrezione e la vita”. Con i miracoli del ritorno alla vita della figlia di Giàiro e della guarigione della donna con perdite di sangue, Gesù illumina la nostra esistenza. Ci richiama alla fede e apre il nostro cuore a una profonda speranza di vita e di salvezza.

«FIGLIA, LA TUA FEDE TI HA SALVATA!», DICE GESÙ

Gesù prese la mano della bambina: «Fanciulla, io ti dico: alzati!». E subito ella si alzò…

Gesù prese la mano della bambina: «Fanciulla, io ti dico: alzati!». E subito ella si alzò…
L’EVANGELISTA Marco oggi ci descrive due miracoli (Vangelo). Intende presentarci diversi livelli della fede: quella imperfetta, come quella della donna che vuole toccare il mantello di Gesù per essere guarita; quella disperata, come quella di Giairo, ad una fede più vera. La donna malata che si prostra davanti a Gesù, riconosce la sua onnipotenza divina. Ed è a questo punto che Gesù le dice: «Figlia, la tua fede ti ha salvata!». Nella disperazione più completa, Giairo è sicuro che Gesù potrà intervenire a favore della sua figlioletta, ormai agli estremi. Di fronte alla sua fede che si abbandona pienamente scatta il miracolo: il Signore compie ciò che a noi è impossibile: ridona la vita che salva per l’eternità. La I Lettura dichiara che Dio non gode per la morte dei viventi: egli ha creato tutto per l’esistenza. Allora il diavolo va tenuto a distanza perché nemico della vita. San Paolo (II Lettura) delinea il profilo operativo della fede: ai Corinti, animati dalla fede e dalla carità, chiede di condividere «per il momento» i loro beni con i fratelli in necessità, in attesa che essi possano provvedere a se stessi.

Sergio Gaspari, smm

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