sabato 24 gennaio 2015

Il Giorno del Signore : III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

25 gennaio 2015

Oggi ci viene presentato il racconto della chiamata dei primi discepoli. Anche a noi Gesù dice: «Venite dietro a me!». Bisogna affrettarsi a prendere la strada della conversione: «Il tempo ormai è compiuto», ha detto il Maestro divino. «Passa la figura di questo mondo », gli fa eco Paolo. - Oggi si celebra la 62ma Giornata dei malati di lebbra.

«IL TEMPO È COMPIUTO E IL REGNO DI DIO È VICINO»

Gesù disse a Simone e a Andrea: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini».

Gesù disse a Simone e a Andrea: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini».
«IL tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino». L’evangelista Marco nel suo Vangelo riferisce che Gesù ha pronunciato questa frase mentre predicava in Galilea dopo l’arresto di Giovanni. Quanti la ascoltano a distanza di secoli avvertono un avviso a essere solleciti. «Convertitevi e credete al Vangelo!». Non è più tempo di stare fermi ad attendere gli eventi, la novità introdotta da Cristo non lascia via d’uscita. O si accoglie il suo invito di amicizia o si rifiuta. La nostra risposta è carica di conseguenze, perché Cristo non si accontenta delle mezze misure. Vuole che lo seguiamo e che uniformiamo la nostra condotta ai suoi insegnamenti. Anche l’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Corinto (II Lettura), esprime questo senso di fretta, di urgenza nell’accogliere Cristo prima possibile, perché non c’è più tempo. Significativa la figura del profeta Giona recalcitrante. Al suo richiamo alla conversione per evitare di subire il castigo di Dio, gli abitanti di Ninive, pagani, mettono in atto una risposta articolata in tre atteggiamenti: fede, opere, cambiamento radicale di vita (I Lettura).


Nicola Gori

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