domenica 4 gennaio 2015

Il Giorno del Signore ; II DOMENICA DOPO NATALE

4 gennaio 2015

La seconda Domenica dopo Natale fa da ponte tra la solennità del Natale e l’Epifania. Il richiamo va subito alla luce, simbolo della rivelazione che Cristo fa al mondo: «Rivélati, o Dio, a tutti i popoli nello splendore della tua verità».

IN CRISTO TUO FIGLIO HAI RIVELATO IL TUO AMORE

O Dio, in Cristo, con parole d’uomo ci hai rischiarati, con gesti d’uomo ci hai salvati.

O Dio, in Cristo, con parole d’uomo ci hai rischiarati, con gesti d’uomo ci hai salvati.
IL nostro cammino è segnato dalla luce, è percorso quotidianamente dalla divina grazia. In questa domenica siamo invitati a prendere coscienza della gioia e della gratitudine che deve infondere in noi la nascita di Gesù, il Verbo che si è fatto carne nascendo dalla Vergine Maria. Abbiamo accolto, come cristiani, la vera fede. E allora ci chiediamo: si traduce la nostra fede in gioiosa sicurezza, pur se siamo in difficoltà e prove serie? Il libro del Siracide (I Lettura) ci parla della sapienza, che è manifestazione di Dio nella creazione. Essa viene scoperta in particolare nella storia di Israele. In essa si attua l’incontro di Dio con l’uomo. L’autore sacro la presenta come una persona vivente! L’apostolo Paolo, scrivendo agli Efesini (II Lettura), dice con chiarezza che la persona di Cristo dà senso a tutto ciò che esiste. Da lui provengono sapienza e conoscenza e la luce che da lui riceviamo genera in noi la speranza. Il Vangelo odierno ci parla del Verbo di Dio, luce del mondo e datore di vita. Gli uomini possono riconoscerlo o rifiutarlo, aprirsi alla vita o votarsi al nulla.

Domenico Brandolino, ssp

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