GESÙ DISSE AL CIECO: «TU CREDI NEL FIGLIO DELL’UOMO?»
SAMUELE deve ungere il re di Israele, e fa quello che il Signore gli comanda (I Lettura). «Non guardare al suo aspetto»: istintivamente Samuele si rivolge a chi possiede le qualità umane più appariscenti. Anche noi giudichiamo allo stesso modo, anche se, a parole, diciamo che non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze. Come Samuele, dovremmo renderci disponibili a guardare il cuore. «Un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore ». Paolo distingue due tempi: prima e dopo la conversione. Siamo oltre la metà della Quaresima, se qualcuno sonnecchia, ascolti quello che Paolo (II Lettura) scrive agli abitanti di Efeso: «Svegliati tu che dormi e Cristo ti illuminerà!». Giovanni ci porta a scoprire un secondo segno del cammino battesimale: la luce. Nel racconto della guarigione Gesù opera un rovesciamento di condizione: «Perché coloro che non vedono, vedano, e coloro che vedono diventino ciechi». I discepoli, i farisei, i genitori del cieco sono incapaci di “vedere”. Solo il cieco, arriva a vedere perché crede in Gesù.Gesù fece del fango con la saliva, lo spalmò sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti alla piscina di Siloe».
Filippo Rappa ssp
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