sabato 18 gennaio 2014

Il Giorno del Signore : II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / A

Il Signore Gesù viene presentato con i tratti dell’agnello «che toglie il peccato del mondo». Per il credente, come per la Chiesa, il vero volto di Cristo si svela a poco a poco, nel corso di un cammino di fede compiuto con costanza e decisione./em>

GIOVANNI VEDENDO GESÙ DISSE: «ECCO L’AGNELLO DI DIO»

Il Battista dice di Gesù: «Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”».GIOVANNI è il Precursore e, come tale, ad un certo punto distoglie l’attenzione da sé, perché gli occhi si volgano verso Colui al quale ha preparato la strada: il Messia-Gesù, l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo (Vangelo). Finalmente, dopo tanta attesa, il popolo d’Israele potrà contare non su un liberatore di tipo politico o economico, ma su colui che è veramente luce delle nazioni e porta la salvezza fino all’estremità della terra (I Lettura). Il nuovo Israele, la Chiesa, può lodare il Signore perché la rende santa, cioè in comunione perfetta con Dio (II Lettura): benché sotto il peso del peccato, in essa opera lo Spirito di riconciliazione e di rinnovamento, così che l’uomo non ne sia più schiavo, ma ne sia riscattato da Cristo, che, come agnello senza macchia, si è addossato il peccato di molti e lo ha inchiodato al legno della croce. Ogni cristiano deve farsi testimone di questo stupendo dono, in modo che la santità possa essere sperimentata da ogni uomo e così venga dissetato per sempre il desiderio di liberazione dall’angoscia della morte.

Tiberio Cantaboni

Il Battista dice di Gesù: «Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”».

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