XIX DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO / C
Liturgia della Parola: Sap 18,6-9; Sal 32,1.12.18-20.22; Eb 11,1-2.8-19; Lc 12,32-48
BEATI QUEI SERVI CHE
IL PADRONE TROVERÀ SVEGLI
«NON temere, piccolo gregge…». Con questa parola
oggi il Signore ci consola! Il fondamento di questa
fiducia è il Regno, che al Padre piace donare ai suoi poveri.
La speranza diventa attesa che il dono si compia nella
nostra vita. Siamo così sollecitati a condividere la stessa
fede di Abramo, che «aspettava la città dalle salde fondamenta
»(II Lettura). Anche il libro della Sapienza, ricordando
l'Esodo, ci fa fissare lo sguardo sul popolo che, nella
notte, attende la salvezza dei giusti (I Lettura).
La vigilanza è atteggiamento della fede del cristiano
(Vangelo), che attende il ritorno del suo Signore e in questa
attesa trova la sua beatitudine. Come vivere questa vigilanza?
Occorre "attendere" con fedeltà all'impegno affidato,
come fa il servo che sa dare ai suoi compagni la razione
di cibo a tempo dovuto. Non conosciamo l'ora in cui
il Signore tornerà. Dobbiamo però conoscere l'ora (il tempo
debito) della responsabilità da vivere verso gli altri.
Anche perché, se serviamo in questo modo, saremo simili
al padrone che viene come un servo.
Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità a Dumenza
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