X DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO / C
Liturgia della Parola: 1Re 17,17-24; Sal 29,2-6.11-13; Gal 1,11-19; Lc 7,11-17
«UN GRANDE PROFETA È SORTO TRA NOI»
NEL Credo che professiamo ogni domenica diciamo: «Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà» e nella formula del Simbolo apostolico: «Credo la risurrezione della carne, la vita eterna». Sant'Agostino lasciò scritto che «la fede dei cristiani è la risurrezione di Cristo».La fede proclama che il Cristo è risorto ed è primizia e garanzia di risurrezione di vita; ci trasferisce nel mondo nuovo che intravediamo e attendiamo al di là di questa esistenza terrena. Nel ragazzo figlio unico di madre vedova che Gesù, mosso da compassione, richiama alla vita (Vangelo) si rivela la potenza che lo manifesta Figlio di Dio.
La liturgia accosta la preghiera e il gesto del profeta Elia (I Lettura) che consegna alla madre il figlio che le era morto rivolgendole parole rassicuranti: «Tuo figlio vive». In un mondo lacerato dal mistero del dolore e della morte abbiamo nella fede argomenti forti per trasmettere in ogni situazione parole e gesti di risurrezione e di vita. Uniti alla passione di Cristo, nelle prove del nostro cammino siamo confortati e confidiamo nella potenza della sua risurrezione (colletta alternativa).
Bartolomeo Stellino, liturgista
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