sabato 16 marzo 2013

Il Giorno del Signore : V DOMENICA DI QUARESIMA / C

 V DOMENICA
DI QUARESIMA / C
Liturgia della Parola: Is 43,16-21; Sal 125,1-6; Fil 3,8-14; Gv 8,1-11

GESÙ ALLA DONNA: «VA' E D'ORA IN POI NON PECCARE PIÙ!»

«Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio». Gesù si chinò e si mise a scrivere con il dito per terra.NEL libro del Qoèlet si legge: «Non c'è sulla terra un uomo giusto che faccia solo il bene e non sbagli mai» (7,20).
Gli scribi e i farisei tendono un tranello a Gesù: gli presentano una donna colta in flagrante adulterio e chiedono di esprimere il suo parere in base alla legge di Mosè. Se Gesù l'avesse perdonata, sarebbe andato contro la legge, se l'avesse condannata, avrebbe dovuto rinunciare alla sua scelta di misericordia verso i peccatori.
Sembra quasi che in quel momento il Signore si sia ricordato delle parole del Qoèlet e così, chiedendo a chi è senza peccato di scagliare la prima pietra, compie per quegli uomini la parola del Salmo: «Egli scava un pozzo profondo e cade nella fossa che ha fatto» (Sal 7/8,16), costringendoli così a fuggire.
Tuttavia Gesù si rivolge personalmente alla donna donando il perdono, ma le chiede l'impegno di rinnovare la propria vita. Solo sperimentando un amore gratuito e disinteressato, può nascere il vero imperativo morale della conversione, che non è mera esecuzione di un ordine, ma risposta libera e convinta a un dono che si sa essere il vero bene per la propria vita.
Tiberio Cantaboni

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