sabato 9 febbraio 2013

Il Giorno del Signore : V Domenica del Tempo Ordinario


Liturgia della Parola:Is 6,1-2a.3-8; Sal 137,1-5.7c-8; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11

«NON TEMERE; D'ORA IN POI SARAI PESCATORE DI UOMINI»

Dopo la pesca miracolosa, tirate le barche a terra, Pietro, Giacomo e Giovanni seguirono Gesù.LA liturgia domenicale ci presenta la storia di tre vocazioni dal contesto e prospettive diverse. Esse però mostrano il Signore che chiama per rendere idonei i suoi discepoli a divenire apostoli.
Isaia nel tempio (I Lettura) contempla la maestà del Signore e i serafini che proclamano la sua santità ineffabile. Di fronte alla gloria divina, Isaia avverte la sua indegnità ma, dopo aver ascoltato la voce di Dio, si offre come suo profeta. Nel Vangelo vediamo che la pesca di Pietro, nonostante il peso di una notte di lavoro, è andata a vuoto. Fedele però al comando del Signore, Pietro ottiene una pesca miracolosa.
L'Apostolo Paolo, (II Lettura) che ha scoperto Cristo quale Messia d'Israele grazie ad una rivelazione divina, si è affaticato più di tutti per annunciare il Vangelo. Come Isaia, dobbiamo entrare nel Tempio del Signore per udire la sua voce. Imitare Pietro, che si predispone all'incontro con il Maestro divino lavorando con onestà, e ora, da apostolo, diventa pescatore di uomini. Infine comportarci come Paolo, che comprende che la sua predicazione è sorretta soprattutto dalla grazia del Signore.
Sergio Gaspari, smm

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