EPIFANIA DEL SIGNORE / C
Liturgia della Parola: Is 60,1-6; Sal 71,1-2.7-8.10-13; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12
«SIAMO VENUTI PER ADORARE IL SIGNORE»
A Natale, Dio ha vissuto il suo pellegrinaggio, venendo ad abitare in mezzo a noi. Nell'Epifania assistiamo al movimento corrispondente: gli uomini, attratti dalla rivelazione del suo mistero, si dirigono verso di lui. Il profeta Isaia (I Lettura) profetizza il giorno in cui «cammineranno le genti alla tua luce».La profezia è per Gerusalemme, ma solo se si riveste della gloria del Signore. Nella sua storia Gerusalemme ha conosciuto invasioni e devastazioni da Oriente, ma ora Isaia capovolge la prospettiva: «uno stuolo di cammelli ti invaderà», non per distruggere, ma per proclamare le glorie del Signore. Vale a dire: per riconoscere la sua rivelazione che, così san Paolo (II Lettura), consiste in un disegno di unità: tutte le genti sono chiamate a «formare lo stesso corpo», «partecipi della stessa promessa».
I Magi sono segno di questa chiamata rivolta a tutte le genti. Con il loro cammino rivelano il modo in cui cercare il Signore: occorre scrutare le stelle e le Scritture. È cioè necessario un cuore che sappia interrogare le Scritture alla luce dei segni dei tempi, e questi segni nella luce delle Scritture.
Fr Luca Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza
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