sabato 17 novembre 2012

Il Giorno del Signore : XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

 XXXIII DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO / B
Liturgia della Parola: Dn 12,1-3; Sal 15,5.8-11; Eb 10,11-14.18; Mc 13, 24-32

VEDRANNO IL FIGLIO DELL'UOMO VENIRE SULLE NUBI

«In verità io vi dico: ...Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno», dice il Signore Gesù.Nel Vangelo odierno, tratto dal discorso escatologico di Marco (13,5-37), con immagini ed espressioni misteriose Gesù annuncia il suo ritorno alla fine dei tempi, ma non spiega "la fine" del mondo, quanto "il fine" delle realtà ultime della storia. Il discorso inizia con l'avvertimento: «Badate che nessuno v'inganni!», e termina con l'esortazione: «Vegliate!»: disporsi ad accogliere con operosità il Signore che verrà per il giudizio finale.
Allora come regolarsi nel tempo della sua attesa? Prendere coscienza che egli viene «qui-oggi-per noi» nella celebrazione dei santi misteri, e allorché il fedele «si offre al Signore per donarlo agli altri».
Comportarsi da discepoli attenti e vigili fino alla fine dei giorni, quando egli nel suo Libro svelerà le opere buone dei giusti e quelle malvagie degli ingiusti (I Lettura).
Accogliamo la preghiera del Messale ambrosiano: «Tu ci doni (Signore) il tempo che passa perché sappiamo meritare l'eternità che rimane».

La II Lettura esorta alla fiducia ricolma di speranza: Cristo ha offerto il proprio sacrificio al Padre per eliminare il peccato e offrire il perdono a quanti vogliono santificarsi.

Sergio Gaspari, ssm

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