XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B
Liturgia della Parola: 1Re 17,10-16; Sal 145,6c-10; Eb 9,24-28; Mc 12,38-44
«BEATI I POVERI IN SPIRITO: PERCHÉ DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI»
Due
vedove sono protagoniste della Liturgia della Parola. Nella prima
lettura, la vedova di Sarèpta accoglie Elìa, condividendo con lui la
farina e l'olio rimastole. La sua generosità, che dona tutto, ha un
effetto sorprendente: farina e olio non si esauriscono. Sembra già
proporsi la dinamica che si manifesterà nei vangeli: il poco che si
possiede – cinque pani e due pesci – se condiviso, basta per tutti e
sovrabbonda! In
Marco, agli scribi che cercano lo sguardo ammirato degli altri, Gesù
contrappone il proprio sguardo, che ammira il gesto con cui un'altra
vedova povera getta nel tesoro del tempio tutto ciò che possiede.
Perché, se si dona tutto ciò che si ha, è come se si donasse la propria
vita.In questo gesto Gesù riconosce una profezia di quanto egli stesso vivrà a Gerusalemme, offrendo la propria vita per la nostra salvezza, annullando il peccato mediante il sacrificio di se stesso (II Lettura). Il dono totale di sé, che queste due donne vivono, ci rende partecipi del modo di essere di Dio e hanno una fecondità misteriosa: generano vita per sé e per gli altri. Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità di Dumenza.
Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità di Dumenza.
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