A giugno, le violenze etniche hanno provocato almeno 90 vittime e la distruzione di oltre tremila case. Decine di migliaia di persone continuano a rimanere da allora nei campi rifugiati. Le violenze hanno visto interi villaggi dati alle fiamme e scatenato richieste internazionali per un intervento del governo. Il conflitto ha radici nella disputa sulle origini e la provenienza dei residenti musulmani. Anche se i Rohingya vivono in Birmania da generazioni, infatti, sono ampiamente denigrati come intrusi che vengono dal vicino Bangladesh.
Sulla questione è intervenuto oggi anche il presidente Thein Sein. "Mentre la comunità internazionale guarda da vicino la transizione democratica in Birmania - ha detto, secondo quanto riporta il quotidiano di Stato Myanma Ahlin - questo tipo di disordini potrebbero offuscare l'immagine del Paese". "La polizia, l'esercito e le autorità in cooperazione con la polizia - ha aggiunto - proveranno a ripristinare la pace e la stabilità, e intraprenderanno azioni legali contro ogni individuo od organizzazione che proveranno a istigare gli scontri". Una nota diffusa ieri sera dall'ufficio del segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, descrive le ultime violenze come "profondamente preoccupanti". Il numero uno dell'Onu ha quindi chiesto alle autorità birmane di "intraprendere azioni urgenti ed efficaci per riportare sotto controllo tutti i casi di violazione della legge".
"Le Nazioni unite - aveva detto invece ieri in una nota il residente e coordinatore umanitario dell'Onu in Birmania, Ashok Nigam - sono gravemente preoccupate delle notizie di una ripresa del conflitto inter-comunitario in diverse aree dello Stato di Rankhine, che ha provocato morti e ha costretto migliaia di persone, tra cui donne e bambini, a lasciare la propria casa". L'Onu, ha aggiunto Nigam, fa appello a un "immediato e incondizionato accesso a tutte le comunità, in accordo con i principi umanitari".
Pubblicato il 26 ottobre 2012
http://www.lapresse.it/mondo/asia/birmania-non-si-fermano-scontri-etnici-in-stato-di-rakhine-112-morti-1.234951
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