sabato 22 settembre 2012

Il Giorno del Signore : XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

 XXV DOMENICA DEL
TEMPO ORDINARIO / B
Liturgia della Parola: Nm 11,25-29; Sal 18,8.10.12-14; Gc 5,1-6; Mc 9,38-43.45.47-48

«SE UNO VUOL ESSERE IL PRIMO, SIA L'ULTIMO DI TUTTI»

Gesù abbracciando un bambino, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questibambini nel mio nome, accoglie me».Gesù, confidandosi con i suoi, afferma che è disposto a donare la sua vita. Egli parla della sua morte (Vangelo) e loro stanno distribuendosi i posti. Marco ci prepara ad accogliere l'evento della croce e della risurrezione ed annota la reazione dei discepoli: incomprensione e paura.
Anche per noi la croce è scomoda. La domanda che Gesù pone ai discepoli è precisa: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?». Silenzio, poiché avevano discusso su chi fosse il più grande. Gesù fa capire che chi vuole essere il primo deve mettersi davvero al servizio degli altri.
«Dissero gli empi: "Tendiamo insidie al giusto"». Il libro della Sapienza recupera il tema del giusto perseguitato, il persecutore non è un estraneo, ma un fratello. Egli considera irrealizzabile la legge, e tenta di accomodarla.
Il "giusto" invece mostra con la sua vita che la fedeltà a Dio è possibile (I Lettura). Giacomo dà i criteri per riconoscere la vera sapienza. Prima ancora di discernere se le nostre scelte sono giuste o sbagliate, è importante chiedersi se lo Spirito è in noi e se ci lasciamo ispirare dalla sapienza nel cercare le motivazioni profonde (II Lettura).
Filippo Rappa, ssp

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