XX DOMENICA DEL
TEMPO ORDINARIO / B
TEMPO ORDINARIO / B
Liturgia della Parola: Pr 9,1-6: Sal 33,2-3.10-15; Ef 5,15-20; Gv 6,51-58
«CHI MANGIA QUESTO PANE VIVRÀ IN ETERNO»
Di
fronte a Dio che si rivela nella sua Parola di vita e si dona come cibo
divino nei sacramenti, alcuni reagiscono in modo sapiente: si lasciano
avvolgere dalla grazia, ascoltano la voce paterna di Dio; altri invece,
non prestando attenzione al proprio modo di vivere, si comportano
disordinatamente. La I Lettura annuncia che la Sapienza divina si è
costruita un'abitazione tra gli uomini: in essa ha imbandito un festoso
convito. È necessario, abbandonando l'indifferenza, accogliere
l'accorato invito alla sua tavola per mangiare il pane e bere il vino
celesti.
Gesù (Vangelo)
dichiara: «La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda»,
mostra l'assoluta necessità del nutrirsi al suo convito per seguire la
via dell'intelligenza e giungere alla vera vita. Anche in questo caso
c'è chi reagisce in modo sapiente: mangia la carne, beve il sangue di
Cristo; e chi, da stolto, dubita e discute rifiutando il pane disceso
dal cielo.
Per san Paolo
(II Lettura) è sapiente chi, pone al centro dell'esistenza la volontà
del Signore e la preghiera; è stolto chi continua a vivere nel peccato,
cadendo nel disordine e nella indifferenza.
Sergio Gaspari, smm
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