sabato 11 agosto 2012

Il Giorno del Signore : XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

12 agosto 2012

XIX DOMENICA DEL
TEMPO ORDINARIO / B
Liturgia della Parola: 1Re 19,4-8; Sal 33,2-9; Ef 4,30-5,2; Gv 6,41-51

«IO SONO IL PANE VIVO DISCESO DAL CIELO»

«Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo»«FATEVI imitatori di Dio», è l'invito sconcertante di Paolo (II lettura). Com'è possibile farlo? Cosa significa? La risposta: è possibile «nell'amore di Cristo che ci ha amato e ha dato se stesso per noi». Imitare Dio significa amare perché l'amore è il cuore della sua identità. Gesù, nel Vangelo, rivela questo segreto nel segno del pane vivo disceso dal cielo, che è la sua carne donata per la vita del mondo.
Un amore che giunge sino a dare la propria vita perché avessimo vita in lui. Un dono che si fa pane, che ci nutre, perché ci comunica l'amore stesso che ha nutrito la vita di Gesù.
Soltanto nutrendoci di questo pane diveniamo capaci di imitare Dio, imparando ad amare nel suo stesso amore. Comprendiamo allora che più che imitare si tratta di fondare in Gesù la nostra vita e il nostro amore.
C'è un pane che ha fatto camminare per quaranta giorni Elìa verso l'incontro con Dio sull'Oreb (I Lettura), così come la manna aveva fatto camminare Israele verso la Terra promessa. Il pane del cielo, che è la vita di Gesù donata per noi, ci fa camminare verso l'incontro con Dio nella pienezza dell'amore.
Fr Luca Fallica, Comunità SS. Trinità di Dumenza

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