20 maggio 2012
ASCENSIONE DEL SIGNORE
ASCENSIONE DEL SIGNORE
Liturgia della Parola: At
1,1-11; Sal 46,2-3.6-9; Ef 1,17-23; opp. Ef 4,1-13; Mc
16,15-20
CRISTO È ASCESO NEI CIELI REGNA ALLA DESTRA DEL PADRE
CRISTO lascia gli apostoli promettendo lo Spirito Santo.
Nasce così la Chiesa. È l'orazione odierna a dichiarare
la ragione della gioia: la nostra umanità è innalzata
con Cristo accanto al Padre e questo ci garantisce la speranza
di poter raggiungere il "nostro Capo nella gloria".
È
la festa della speranza e della promessa che ora danno il
ritmo alle nostre giornate. Nel Vangelo vediamo che Gesù
consegna ai suoi discepoli il suo stesso potere che si
esprime in quei segni che hanno caratterizzato la sua vita:
scacciare i demòni, annunciare la salvezza, lottare
contro il male. Lì dove c'è un cristiano c'è anche la presenza
di Cristo risorto e vittorioso.
L'Ascensione non è lo sparire di Cristo in una zona lontana,
ma è la vicinanza permanente di Cristo nel cuore
dei credenti grazie alla forza dello Spirito Santo (I Lettura).
La seconda lettura ci racconta che una nube avvolge
il Signore: è il segno del suo entrare nel mistero di Dio.
Egli è alla destra di Dio, partecipa della sua sovranità: e
con il Padre è sempre presente accanto a noi.
Elide Siviero
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