25 marzo 2012
V DOMENICA
DI QUARESIMA / B
Liturgia della Parola:Ger 31,31-34; Sal 50,3-4.12-13.14-15; Eb 5,7-9; Gv 12, 20-33
UNA VOCE DAL CIELO: «L'HO GLORIFICATO
E LO GLORIFICHERÒ»
LA prima lettura, l'oracolo di Geremia che annunzia la nuova alleanza, ci mostra l'importanza del cuore per relazionarci con Dio. Il profeta lotta senza tregua contro il formalismo religioso e annuncia una nuova alleanza non più scritta su pietra e sigillata con sangue di animali, ma scritta nel cuore da Dio stesso. Gesù, donando la sua vita, realizza la nuova alleanza.
Giovanni nel Vangelo parla di morte e vita. È necessario che il chicco di frumento muoia perché dia frutto, perdere la vita per vivere eternamente. Noi spesso non siamo disposti a perdere la vita, a donarla per il bene degli altri. Gesù invece la perde, donando anche a noi la possibilità di "guadagnarla", seguendo le sue orme (II Lettura).
L'ora di Gesù, cioè la sua passione- morte-resurrezione, è anche l'ora dell'uomo nuovo rigenerato a vita nuova dal mistero pasquale. Abbiamo il coraggio quindi di morire a noi stessi, solo allora scopriremo quanto Dio ci ama, e vedremo, con lo sguardo della fede, il Signore Gesù. Questa è la novità proposta e donata nell'Eucaristia, il dono della vita che Gesù ha fatto, unico sacrificio gradito a Dio.
Filippo Rappa, ssp.
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