sabato 24 marzo 2012

Il Giorno del Signore V Domenica di Quaresima

25 marzo 2012

V DOMENICA
DI QUARESIMA / B

Liturgia della Parola:Ger 31,31-34; Sal 50,3-4.12-13.14-15; Eb 5,7-9; Gv 12, 20-33


UNA VOCE DAL CIELO: «L'HO GLORIFICATO
E LO GLORIFICHERÒ»

«Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo, ma se muore produce molto frutto».LA prima lettura, l'oracolo di Geremia che annunzia la nuova alleanza, ci mostra l'importanza del cuore per relazionarci con Dio. Il profeta lotta senza tregua contro il formalismo religioso e annuncia una nuova alleanza non più scritta su pietra e sigillata con sangue di animali, ma scritta nel cuore da Dio stesso. Gesù, donando la sua vita, realizza la nuova alleanza.

Giovanni nel Vangelo parla di morte e vita. È necessario che il chicco di frumento muoia perché dia frutto, perdere la vita per vivere eternamente. Noi spesso non siamo disposti a perdere la vita, a donarla per il bene degli altri. Gesù invece la perde, donando anche a noi la possibilità di "guadagnarla", seguendo le sue orme (II Lettura).

L'ora di Gesù, cioè la sua passione- morte-resurrezione, è anche l'ora dell'uomo nuovo rigenerato a vita nuova dal mistero pasquale. Abbiamo il coraggio quindi di morire a noi stessi, solo allora scopriremo quanto Dio ci ama, e vedremo, con lo sguardo della fede, il Signore Gesù. Questa è la novità proposta e donata nell'Eucaristia, il dono della vita che Gesù ha fatto, unico sacrificio gradito a Dio.

Filippo Rappa, ssp.

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