
Nel 2010 le autorità del Myanmar hanno dichiarato illegale la Nld, perché si è rifiutata di adempiere alle procedure di registrazione, previste dalla Commissione elettorale in vista del voto generale del novembre dello stesso anno. I leader democratici contestavano le procedure e bollavano come “ingiusti” i regolamenti fissati anche all’interno della Costituzione nazionale, approvata nel maggio 2008 in piena emergenza causata dal ciclone Nargis. Oggi, in uno scarno comunicato, i vertici Nld hanno confermato che la commissione ha dato il via libera alla nuova registrazione del partito.
Aung san Suu Kyi ha confermato l’intenzione di partecipare alla prossima tornata elettorale, anche se il governo non ha ancora fissato una data certa. Ieri il partito ha comunicato il cambio del proprio simbolo, che verrà impresso in futuro sulle schede elettorali: da oggi campeggerà l’immagine di un pavone combattente, che fissa una stella bianca; esso sostituisce lo storico cappello di bambù, marchio di fabbrica del movimento ma già utilizzato da un partito composto da fuoriusciti della Nld nelle elezioni dello scorso novembre.
Win Htein, uno dei leader della Lega, spiega che è un simbolo (nella foto) di un Paese in lotta per il cambiamento: “nel nostro nuovo sigillo – aggiunge – la stella bianca rappresenta la rivoluzione. È stato usato molti anni fa, come simbolo rivoluzionario”.
Nessun commento:
Posta un commento