sabato 17 dicembre 2011

Il Giorno del Signore : IV Domenica di Avvento

18 dicembre 2011

IV DOMENICA DI AVVENTO / B

Liturgia della Parola: Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88,2-5.27.29; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38



«ECCO CONCEPIRAI UN FIGLIO
E LO DARAI ALLA LUCE»

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio a Nazaret, a una vergine, promessa sposa di Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.«Nulla è impossibile a Dio». Quante volte abbiamo sentito queste parole dell'evangelista Luca. Cosa vogliono dire? Certo, che il Signore è onnipotente e su questo non abbiamo molti dubbi. Ma se mettiamo Dio nella nicchia della sua perfezione e lo lasciamo lì, la nostra vita non viene toccata da questa verità.

Se invece riflettiamo su quali conseguenze hanno per noi queste parole, ecco che il discorso cambia. Quando l'Arcangelo Gabriele rivolse quelle parole alla Vergine Maria, lei le accolse con umile obbedienza, permettendo così la realizzazione del disegno di Dio sull'umanità. Ma nella nostra vita, lasciamo agire il Signore in modo che quelle parole producano il loro effetto, o siamo diventati così scettici e indifferenti da non sentire neppure il suono di quella verità?

È una grande responsabilità quella che abbiamo davanti: accogliere l'invito di Dio come fece Maria Vergine, o girarsi dall'altra parte facendo finta di non aver sentito per non interrompere la nostra pigrizia e il nostro quieto vivere. Vogliamo collaborare con Dio o vogliamo che si realizzi la sua volontà senza il nostro coinvolgimento? A Dio nulla è impossibile, ma a noi senza di lui tutto è impossibile.

Nicola Gori

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