
Al momento sono oltre 2mila le case spazzate via dalla massa di acqua, che ha investito almeno quattro città della regione di Magwe; a queste si aggiungono le 6mila abitazioni ancora inondate. Secondo le prime stime, i danni complessivi del disastro ammontano a 1,64 milioni di dollari. Fonti locali riferiscono che più di 1.500 persone hanno trovato rifugio nei due centri di accoglienza allestiti dal governo nella città di Pakokku, dove si è recato in visita ufficiale il secondo vice-presidente birmano Sai Mauk Kham.
In molte zone del Myanmar centrale si registrano danni a strade, ponti, vie di collegamento ed edifici a causa del forte vento e delle intense piogge monsoniche. Diversi abitanti delle aree colpite denunciano la mancanza di informazioni e allerta da parte dei funzionari di governo; un cittadino di Seikphyu, a sud di Pakokku, ha dichiarato a Dvb che il livello del torrente è cresciuto fino a sommergere edifici alti due piani.
Stime delle Nazioni Unite riferiscono che sono almeno 700 le persone morte in tutto il Sud-est asiatico: i monsoni si sono abbattuti con eccezionale intensità su Thailandia, Myanmar, Cambogia, Laos, Filippine e hanno coinvolto oltre 8 milioni di abitanti.
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