XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / A
LA VIGNA DEL SIGNORE È LA CASA D'ISRAELE
LA vigna è nella Bibbia un simbolo trasparente di Israele e della sua storia. Una storia di salvezza che si è ampliata fino a raggiungere i confini della terra. Anche di noi, uomini e donne del nostro tempo, il Signore ha fatto la sua vigna privilegiata: si prende cura di tutti e di ognuno e nulla tralascia perché portiamo frutti copiosi.
Il profeta Isaia (I Lettura) esprime la delusione di Dio nei confronti del suo popolo: scelto per un'alleanza d'amore, per debolezza è venuto meno al patto. Anche l'uomo di ogni tempo è solito rispondere negativamente alla fiducia che Dio ripone in lui.
È la constatazione di un disagio che percorre la storia: con l'uva buona e matura la vigna potrebbe dare anche uve selvatiche e acerbe. San Paolo (II Lettura) si augura che la comunità cristiana di Filippi risponda alle attese del Signore Gesù con fiducia, migliorando la propria condotta.
Così potrà portare frutti copiosi di opere buone. La parabola dei vignaioli (Vangelo) fa riferimento agli eventi della passione e morte del Redentore. Ci viene proposta perché non ci facciamo illusioni, rivendicando diritti di proprietà sulla salvezza che è e resta un dono di Dio.
Domenico Brandolino, ssp
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