lunedì 8 agosto 2011

SAN PATRIGNANO. Perché è finita l’era Muccioli


Ecco come i giornali raccontano la svolta

La comunità di San Patrignano volta pagina. Dopo 16 anni di gestione Andrea Muccioli, il figlio del fondatore, ha annunciato il suo addio con un comunicato congiunto firmato anche da Letizia e Gian Marco Moratti, i principali finanziatori. Sui giornali non sono mancati articoli e commenti, mentre sarebbe già pronto un successore

CORRIERE DELLA SERA - Titola oggi “Irregolarità nei conti. Ombre e veleni a Sanpa" e parla di voci incontrollate all'interno della struttura e addirittura di un commissario in arrivo dopo l'annuncio di ieri dei Moratti che ribadivano il loro impegno: «Continueremo a sostenere la comunità. L'inviato Francesco Alberti sottolinea: « Tutt'altro che casuale il fatto che l'annuncio sia stato firmato anche dai Moratti: è un modo per smentire le voci secondo le quali all'origine del passo indietro di Muccioli vi fossero incomprensioni con i principali finanziatori. «È falso - fanno sapere dalla comunità - la decisione di Andrea nasce da valutazioni personali: dopo quasi due decenni, ritiene sia giunto il momento di occuparsi anche d'altro». Il futuro di Muccioli? «Resterà legato alla comunità...» assicurano i suoi. Che già lo vedono «ambasciatore nel mondo» in missione per conto del Sanpa.

REPUBBLICA - In prima pagina Jenner Meletti firma "Da ex pollaio ad azienda la metamorfosi di San Patrignano" e racconta la nuova era di San Patrignano senza i Muccioli descivendo come è cambiata dalle tossicodipendenze ai nuovi business. Nell'articolo Meletti scrive anche che «come successore circola già un nome, quello di Mario Azzoni, psicoterapeuta milanese, esperto di medicina alternativa, stimato da Letizia Moratti. Per la parte manageriale, per la prima volta dopo 33 anni potrebbe arrivare un amministratore delegato per seguire un'azienda sempre più importante». Segue un'intervista a Pippo Baudo che esorta "Salviamo l'eredità del fondatore". Sull'edizione di ieri invece Lorenza Pleuteri aveva scritto: «La nota congiunta, zittendo chi insinua che il nuovo capo verrà calato dall'altro, promette che "sarà San Patrignano stessa, con i suoi operatori e i suoi volontari, a decidere come assumersi collettivamente le grandi responsabilità portate avanti con dedizione e successo da Andrea Muccioli". Nessun toto-nomi ufficiale, non ancora. Pochi dubbi, dall'interno. "Lui ha lavorato per anni anche per formare uno staff di collaboratori pronti a raccogliere il testimone, il successore non potrà essere che uno di loro, uno dei nostri". E guai a buttare lì la parola "licenziamento": "Andrea è ed è sempre stato un volontario. Non ha mai avuto un contratto di lavoro, non c'è una retribuzione. E poi non sparirà del tutto. Resterà a Sanpa con un altro ruolo, nuovi incarichi. Potrebbe fare a tempo pieno il testimonial, a livello internazionale, continuando a portare in giro nel mondo il messaggio del padre, che ci manca da 16 anni". Altre voci, però, restano nell'aria. I problemi veri sarebbero quelli di cassa, in una macchina che ogni anno fa girare milioni a decine». E conclude: «A dividere sarebbe la gestione dei conti, il motivo sottotraccia dei dissapori tra l'erede del fondatore e i Moratti. La comunità, aperta nel 1978, ospita 1.600 ragazzi. Dal 1990 è una Fondazione riconosciuta come ente morale, in seguito all'atto con cui la famiglia Muccioli ha ceduto i propri beni alla comunità. L'ultimo "bilancio sociale" di Sanpa pubblicato sul portale dà una idea delle cifre in gioco: 12,4 milioni entrano in cassa con le iniziative e le forme di autofinanziamento, 3,4 milioni derivano da contributi pubblici, 14,7 milioni rappresentano le donazioni»

IL GIORNALE - Dedica oggi un'intera pagina alla notizia dell’addio di Andrea Muccioli, sotto accusa per la gestione onerosa, con un commento - “Ora le liti non distruggano un patrimonio” - firmato da Salvatore Scarpino che scrive: «Abbiamo tutti bisogno di esempi e di stimoli e forse sarebbe il caso di non continuare a farci del male colpendo quelle esperienze del Paese che hanno superato le aspettative degli scettici». In taglio basso un’intervista a Paolo Villaggio secondo cui «Sanpa purtroppo è diventato un business... I Moratti sono persone che hanno donato soldi per fare del bene. Morto Vincenzo Muccioli, dalla cui personalità molti, per inciso, erano dipendenti più che dall'eroina, può darsi che la cosa abbia cominciato a prendere una piega troppo imprenditoriale... San Patrignano è un business curioso, paradossale, con migliaia di dipendenti non pagati e forse è a questo che dobbiamo guardare quando consideriamo le ultime notizie».

LA STAMPA - Parla del «gelido comunicato congiunto» ma annuncia anche che per San Patrignano sarebbe pronta una nuova guida: «I Moratti puntano a mettere un loro uomo: si fa il nome dello psicoterapeuta Mario Azzolini (ma secondo altri giornali il nome sarebbe Mario Azzoni n.d.r.) ». Francesco Grignetti firma l’articolo di commento “Finita l’era dei carismatici. Quegli uomini soli al comando a cui affidare il proprio futuro” e analizzando la parabola di Muccioli, Don Verzé e don Gelmini spiega che è “passato di moda un concetto di comunità che prevedeva una figura forte alla guida“.

Nessun commento: