sabato 6 agosto 2011

Il Giorno del Signore : XIX Domenica del tempo Ordinario

7 agosto 2011

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO /A
Liturgia della Parola: 1Re 19,9a.11-13a; Sal 84,9-14; Rm 9,1-5; Mt 14,22-33



GESÙ AI DISCEPOLI: «CORAGGIO,
SONO IO, NON ABBIATE PAURA!»

Pietro cominciando ad affondare gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò…NEL mare, con un vento contrario che ostacola la navigazione della fragile barca, i discepoli credono di vedere un fantasma venire verso di loro (Vangelo).

Quella figura, che appare evanescente, priva di consistenza reale, è, invece, Gesù, che li invita a non aver paura e a fidarsi di lui, chiamando Pietro verso di sé e incoraggiando la sua poca fiducia. È un episodio simbolico, che lascia trasparire il cammino della Chiesa nel mare agitato e tumultuoso del mondo: sempre insidiati dal mistero del male, a volte i discepoli di Cristo pensano che lui sia lontano.

Invece, il Signore si avvicina con discrezione, quasi un soffio leggero (I Lettura) per non costringerci all'evidenza, ma sempre per suscitare e rinnovare la fede. Dà prova che, quando nella "barca della Chiesa" c'è lui, essa è certa di non soccombere alle potenze del peccato, perché pervasa dalla sua sovrabbondante misericordia.

E allora, con lo stesso slancio di Pietro, corriamo verso Gesù: anche se la nostra fede è spesse volte debole, egli la rinvigorirà e metterà pace nei nostri cuori, rendendoli caldi del suo amore e pronti alla testimonianza cristiana.

Tiberio Cantaboni

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