L’isola degli escort: ecco il nuovo Saturno
Ecco a voi l’isola degli escort: in un racconto di Silvia Dai Pra’,  la vicenda delle turiste del sesso a Capoverde. La scrittrice narra la  felicità ritrovata di  «qualche normalissima ragazza europea, magari  grassoccia, che ha accanto a sé un adone con gli addominali scolpiti e i  rasta (uno che a Ostia uscirebbe solo con Miss Maglietta Bagnata, per  intenderci) – il dietro le scene si legge, poi, sui forum dedicati a  Capoverde, dove le turiste dell’amore riversano storie tutte identiche:  amore, passione, promesse, per poi scoprire che l’amore è parte del  pacchetto vacanza, e che lui, ogni settimana, dice le stesse cose a  ragazze diverse». Una felicità effimera, fugace. Che pone alcune  questioni. Qui è la scrittrice Lidia Ravera a dar voce  alle domande di questo nuova forma di turismo sessuale: per la donna è  una conquista o una abdicazione? È un segnale di accresciuta libertà  interiore o una dolorosa spia del tasso di omologazione al modello  maschile inferiore? Che cosa cercano le donne “d’una certa età” quando  si pagano il ragazzo?
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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