15 maggio 2011
IV DOMENICA DI PASQUA /A
«IO SONO LA PORTA DELLE PECORE»
LA IV Domenica di Pasqua presenta Cristo risorto, Buon Pastore, guida del suo gregge, porta dell'ovile, pietra che i costruttori hanno scartata ma che Dio ha posto come pietra angolare (I Lettura), Colui che ci ha dato l'esempio perché ne seguiamo le orme (II Lettura).
C'è una evidente contrapposizione, nel testo giovanneo (Gv 10,1-10), tra Gesù Pastore buono e coloro che vengono definiti ladri e briganti, cioè tutti coloro che sono venuti per compiere una missione opposta a quella del Cristo.
Il servizio del pastore, invece, esclude ogni forma di potere e interesse: «Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».
Il Pastore, innamorato del suo gregge, sente le zanne dei lupi che incombono e sta in guardia perché ogni pecora gli è cara, all'interno e all'esterno dell'ovile. Per Dio non esiste la massa, per lui esistiamo uno ad uno. Spesso per lui è proprio l'uno che conta e per quell'uno lascia le 99 pecore al sicuro. La voce del Pastore risuona oggi nella Chiesa che celebra la 48a Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni. Il Pastore continua a chiamare chi voglia collaborare con lui a compiere la sua stessa missione.
Sr Emmanuela Viviano, pddm
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