1 maggio 2011
II DOMENICA DI PASQUA /A
QUESTA Domenica è denominata II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia. Eppure san Pietro non esita a ricordarci che per ora noi siamo afflitti da varie prove. Allora come mai un titolo così denso di speranza?
La risposta la troviamo nella II Lettura, che in apertura benedice Dio perché nella sua grande misericordia ci ha rigenerati mediante la risurrezione di Gesù Cristo. Nella Colletta si prega «Dio di eterna misericordia», che nella ricorrenza pasquale ci ha purificati, rigenerati e redenti.
Nel Vangelo il Signore, pur proclamando beati quelli che credono senza aver visto, accetta di dare un'ulteriore prova all'apostolo Tommaso, esitante sulla sua risurrezione. E noi che cosa possiamo fare per superare i nostri ricorrenti dubbi e gustare la misericordia divina?
La I Lettura suggerisce quattro impegni: 1) l'ascolto docile della Parola che dà la vita; 2) la partecipazione alla "Frazione del pane", cioè l'Eucaristia, che nutre la nostra fame di Dio e ci fa crescere come figli; 3) la preghiera personale e comunitaria; 4) l'amore fraterno che si manifesta nella condivisione dei beni.
Sergio Gaspari, smm
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