domenica 30 gennaio 2011

INDIA : Indimenticabile Rajasthan (diario di viaggio di: Alessandra Cappuccilli)



diario di viaggio di:
Alessandra Cappuccilli
Un luogo in cui, a distanza d'anni, è bello tornare, per scoprirne a fondo le caratteristiche e per apprezzarne ogni aspetto.

Siamo partiti con un'altra coppia di amici ed i loro figli il 23 dicembre 2009 per un viaggio in Rajasthan. C'ero già stata per il mio viaggio di nozze 20 anni fa ma a maggio il caldo era talmente opprimente ( 48° con l'80% di umidità ) che non avevo apprezzato molto delle città dove ero stata, per cui dopo vari altri viaggi tra i quali l'India del Sud 3 anni fa, sono riuscita a convincere mio marito e gli amici fedeli compagni di quasi tutti i nostri viaggi , a ritornarci per un giro più lungo ed accurato. A marzo ho cominciato a gironzolare su internet, cercando agenzie locali e contatti vari, anche perchè non amo i viaggi intruppati con bandierina e poi l'organizzare un viaggio fa parte del piacere del viaggio stesso e grazie anche ai forum di Turisti per Caso ed altri siti di viaggi, ho trovato 2 o 3 agenzie alle quali mi sono rivolta per un preventivo. L'agenzia di India Karni è stata quella che mi ha risposto più velocemente; abbiamo aggiustato un pò l'itinerario, il prezzo era molto conveniente e così abbiamo concluso con loro. A luglio abbiamo comprato i voli ad un ottimo prezzo ( 450 euro a testa andata e ritorno Verona - Parigi - Delhi ) e l'avventura è iniziata. Siamo stati a Delhi, Jaipur , Bikaner, Jodhpur, Jaisalmer, Puschkar, Jodhpur, Ranakpur, Udaipur, Fathepur Sikri e Agra. Non voglio però parlare della meraviglia e dell'imponenza dei forti rajput, della magnificenza delle residenze dei maharajà, del fascino notturno della città fortificata di Jaisalmer, la città più bella del mondo, della suggestione dei templi jainisti di marmo bianco e di quelli induisti cesellati in mille immagini e colori. E' inutile anche descrivere il fascino struggente e romantico del Taj Mahal che ti lascia ogni volta senza fiato e quasi con le lacrime agli occhi. Preferisco ricordare i colori dei sari delle signore indiane che riescono ad essere regali ed aggraziate anche mentre puliscono una discarica, degli odori , mai sgradevoli, di cui l'India è impregnata , che sono di volta in volta incenso, curry, gelsomino, odore di sabbia, di umanità, di spezie, di fiori, di cibo. E ancora i colori, il rosso dei forti, il bianco dei marmi , l'oro e le pietre preziose delle sale regali,il dorato delle grate dalle quali centinaia di favorite sbirciavano la vita, le ceste di frutta esposte al mercato, i tessuti, le stoffe , gli arazzi dispiegati davanti a noi con orgoglio e noncuranza , nei quali ci siamo perse io e la mia amica comprando anche più del necessario per la meraviglia di quegli oggetti che non si potevano trascurare. E il sorriso costante delle persone, gentili, cordiali ,pazienti mentre cercano un sari di un verde " particolare " per me o un copriletto blu ma di un blu " particolare " per la mia amica e le giovani commesse che si affollano intorno a noi cercando, vanamente, di spiegarci come si indossa un sari. E i rumori o meglio i suoni dell'India, i clacson dei risciò, carichi di donne e bambini, delle motorette con l'intera famiglia appollaiata sopra, dei conducenti di elefanti e cammelli che dirigono il loro animale, i canti e la musica assordante ma coinvolgente dei riti induisti. Un viaggio a ritroso nel tempo dove basta chiudere gli occhi per immaginare una sanguinosa battaglia conclusa con il sacrificio di tutte le donne della corte reale immolatesi per onore in un'immensa pira e le cui impronte rosse decorano ancora le pareti del forte di Jaisalmer o per immaginare le notti dorate nei palazzi ( dove spesso abbiamo soggiornato ) con le favorite che ballano nude nelle fontane, o nei templi dove basta lasciarsi andare per un attimo e ritrovarsi a dondolare al suono dei sitar e dei tamburi. Dove spesso ci si ritrova a tu per tu con una vacca che ti viene incontro lentamente conscia della sua sacralità ed alla quale cedi il passo senza nemmeno accorgertene perchè ti sembra quasi normale. Non sarei mai andata a dormire, se pur stremata dalla stanchezza, perchè l'India non dorme mai e di notte assume contorni magici come non mai, E' un India dove la miseria è di casa, dove gli occhi dei bambini a piedi nudi e pieni di polvere ti straziano il cuore e cerchi di dar loro tutto quello che hai addosso, dove nulla è garantito, nè la vecchiaia nè la maternità, dove spesso ti ritrovi a pensare, a riflettere e a chiederti tante cose. Io consiglio di andarci almeno una volta nella vita, per tutto quello di stupendo, di vivo, di duro che c'è da assaporare.

1 commento:

Unknown ha detto...

Viaggiare in Rajasthan non significa vedere solo fortezze e palazzi, l’intero Rajasthan ha molto di più da offrire ai viaggiatori. Una terra con il grande deserto del Thar ,ricco di avventura , giungle fitte – la terra delle grandi tigri indiane, di safari in cammello,safari nei villaggio, negozi di tè , tessuti e gioielli reali sono solo alcune delle principali attrazioni di un Viaggio in Rajasthan.